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manovra di Valsalva
La manovra di Valsalva consiste nel trattenere il respiro e spingere come se si volesse espellere aria con la glottide chiusa, creando una forte pressione all'interno del torace e dell'addome. È un gesto che si verifica spesso in modo involontario durante uno sforzo intenso, per esempio quando si sollevano carichi pesanti o si tenta di spingere. Aumenta rapidamente la pressione intratoracica, modifica il ritorno venoso al cuore e provoca variazioni temporanee della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. In persone sane può dare una sensazione di maggiore stabilità durante la spinta, ma comporta anche rischi se usata in modo prolungato o in soggetti con problemi cardiaci o pressione alta. Gli effetti possono includere mal di testa, rossore al volto, capogiri o, nei casi più gravi, svenimenti o problemi cardiovascolari.
Per questo motivo molti istruttori e operatori sanitari consigliano di evitare il trattenere il respiro durante l'esercizio, preferendo una respirazione controllata. Una buona regola pratica è espirare durante la fase di sforzo (ad esempio quando si solleva un peso) e inspirare nella fase di recupero. Chi ha patologie cardiache, ipertensione non controllata o problemi vascolari dovrebbe consultare il medico prima di eseguire sforzi intensi che potrebbero scatenare questa reazione. Conoscere come funziona aiuta a riconoscere i segnali di rischio e a praticare esercizi in modo più sicuro ed efficace. In sintesi, è una risposta naturale del corpo allo sforzo che può essere gestita con tecniche di respirazione corrette e supervisione quando necessario.